L'asimmetria del cervello umano

Nella classe 3aH Francesco Dal Savio si è posto una domanda a cui molti scienziati hanno cercato di rispondere: "Ma la parte sinistra del cervello perché comanda la parte destra del nostro corpo?".
Una particolarità del sistema nervoso dei vertebrati è che le connessioni nervose tra corpo e cervello si incrociano, ovvero i nervi diretti e provenienti da un lato del corpo sono quasi sempre collegati all'emisfero opposto del cervello. La risposta alla domanda di Francesco è quindi semplice dal punto di vista anatomico. I nervi provenienti dalla parte sinistra del nostro corpo si incrociano a livello del midollo allungato e portano informazioni all'emisfero destro del nostro cervello e viceversa...ecco quindi spiegato l'arcano!

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Per esempio il sistema visivo dell'uomo è fatto in modo tale che la visione destra di un punto fisso è mediata dalla parte sinistra del cervello e viceversa. Il sistema uditivo è in una certa misura meno incrociato perché ogni metà del cervello riceve stimoli da entrambe le orecchie, ma le connessioni incrociate sono tuttavia più forti di quelle non incrociate. Il sistema tattile e quello motorio sono quasi completamente incrociati: le sensazioni e i movimenti della metà sinistra del corpo sono dipendenti essenzialmente dall'emisfero cerebrale destro e viceversa.
I due emisferi cerebrali sono connessi mediante vie nervose la più grande delle quali è rappresentata dal corpo calloso che svolge un ruolo importante nel coordinare le attività dei due emisferi. Nessuno sa con certezza perché si sia evoluto questo incrocio di nervi tra la parte sinistra e destra del corpo e del cervello. Quello che invece gli scienziati hanno scoperto da tempo e stanno studiando sempre più in dettaglio è la cosiddetta asimmetria funzionale del cervello. Nel cervello umano i due emisferi sinistro e destro hanno funzioni diverse: quello sinistro controlla il linguaggio, l'abilità manuale destra, la capacità di classificare e il comportamento ordinario; invece l'emisfero destro è specializzato per la reazione alle emergenze, l'organizzazione spaziale, il riconoscimento dei volti e l'elaborazione delle emozioni.


Questa divisione di lavoro tra i due emisferi non è tipica dell'uomo ma si è evoluta circa mezzo miliardo di anni fa quando hanno avuto origine i primi vertebrati. Tutte le classi di vertebrati, per esempio, conservano una tendenza probabilmente ancestrale all'uso del lato destro nel comportamento alimentare. Per esempio in un uccello della Nuova Zelanda (Anarhynchus frontalis) il becco è deviato verso destra e il suo occhio destro guida il becco quando l'uccello cerca il cibo sotto i sassi dei fiumi, operazione diretta dall'emisfero sinistro del cervello a causa dell'incrocio dei nervi.
Ci sono prove che la lateralità manuale destra dell'uomo (cioè la preferenza della mano destra per la maggior parte delle attività manuali) discende dai primati primitivi. Infatti la preferenza per la mano destra si manifesta in molte scimmie, comprese quelle antropomorfe, come gli scimpanzè, che di solito afferrano il cibo con la mano destra. Gli scienziati credono quindi che nell'uomo il controllo della parola e del linguaggio ad opera dell'emisfero cerebrale sinistro sia da collegare evolutivamente con la preferenza dell'uso della mano destra nel comportamento alimentare dei primati. L'uso della parola nell'uomo potrebbe essere riconducibile all'evoluzione della sillaba, cioè un'alternanza tra consonante e vocale. Se pronunciamo, per esempio, la sillaba "mama" iniziamo con il pronunciare una consonante sollevando la mascella e poi una vocale abbassandola...lo stesso movimento della masticazione! Gli scienziati quindi hanno ipotizzato che il movimento di masticazione, controllato dalla parte sinistra del cervello fin dall'evoluzione dei primi vertebrati, si sia evoluto nell'uomo nel movimento di vocalizzazione della prima sillaba ed è per questo motivo che il linguaggio umano è controllato dalle aree di Broca e Wernicke che si trovano nella parte sinistra del nostro cervello.


Grazie ad osservazioni del comportamento di molti vertebrati gli scienziati hanno inoltre ipotizzato che l'emisfero cerebrale destro si è evoluto per reagire all'improvvisa comparsa di un predatore in genere meglio riconosciuto dagli animali attraverso l'occhio sinistro. E nell'uomo l'emisfero destro è quello che controlla e risponde a stimoli inattesi e che distingue volti familiari da volti sconosciuti.
Ma perché gli emisferi cerebrali si sono specializzati in funzioni diverse nei vertebrati? La risposta è che in questo modo si possono eseguire efficientemente e simultaneamente più funzioni. In conclusione avere un cervello "laterizzato" (cioè con aree specializzate in funzioni diverse) è come avere un computer più potente.

Referenze
Kimura D (1973) "L'asimmetria del cervello umano" Le Scienze 58: 94-102.
MacNeilage PF, Rogers LJ, Vallortigara G (2009) "L'evoluzione del cervello asimmetrico" Le Scienze 493: 48-55.

Manuela Casasoli (manuela_casasoli@yahoo.it)